Sin da piccola pone curiosità e grande interesse all’arte ed alla sua essenza, realizzando nel negozio della nonna paterna svariati disegni che vengono quotidianamente considerati ed apprezzati dai clienti dell’attività.
Alla soglia degli anni 2000 inizia a collaborare come stilista per alcune case di moda. Una esperienza che si dimostrerà breve; di fatto intenderà subito che l’Arte e tutto ciò collegato ad essa, sono fondamenti sul quale basare la propria vita e carriera artistica, utilizzando la pittura come strumento di comunicazione con il mondo stesso, quella voglia innata di trasmettere amore attraverso il suo dipingere.
Dopo l’esperienza nel mondo della moda, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ma da subito comprende che lo spirito artistico e l’ispirazione all’opera su tela hanno una realtà diversa e così decide di intraprendere un percorso differente, intenso e formativo come pittrice autodidatta.
Nel suo cercare ed investigare l’arte antica come senso del reale e del divino, Milena resta affascinata dai grandi maestri della storia, un’ispirazione che le permetterà di realizzare opere uniche. Caravaggio, Michelangelo, Raffaello, Antonello da Messina, Correggio, Guercino, Canaletto, Veronese, Artemisia Gentileschi sono alcuni capisaldi di formazione nella sua storia artistica.
Altra componente di grande valore che rende esclusiva la pittrice è sicuramente il modo con cui Milena dipinge. I suoi quadri sono costantemente dipinti utilizzando le dita, limitando l’uso dei pennelli solo alla rifinitura minuziosa dei soggetti. Prevalendo l’olio su tela e servendosi così delle mani, utilizzando il mignolo come “pennello” la pittrice crea dando vita ai suoi “figli”, nominando la presentazione dell’opera: Nascita.
I soggetti rappresentati sono, spesso, uomini e donne che vengono adagiati sulle tele avvolti da un panno di seta di colore rosso; e diventa “Rosso Milena” quell’olio pregiato di intenso colore, da lei creato, teso a simboleggiare il sangue, il sacrificio di Cristo, la vita primordiale. Diversi sono i “nudi”: la ricerca e la contemplazione del corpo, inteso come espressione della creazione divina, sembrano determinare un’ascesi verso l’Assoluto. Anche i volti rivestono per l’artista un’attenzione centrale nella sua pittura: “illuminati”, angelici, rivolti alla ricerca dell’Onnipotente, non sembrano terreni. La luce, talvolta, sembra provenire dai visi stessi.
Un’altra caratteristica della pittrice è quella di inserire oggetti vissuti che scandiscono lo scorrere del tempo, come bicchieri di cristallo rotti, vecchi libri ingialliti, pergamene accartocciate, orologi, antichi monili preziosi.
L’incontro con Fernando Gualtieri la consacra come artista, che nell’ottobre 2014, dopo un’attenta e scrupolosa valutazione, lascerà durante la mostra “Passage” il testimone del grande maestro alla emergente e capace pittrice di Rimini.
Milena Grossi è attualmente la figura femminile che riesce meglio ad immortalare il reale nelle opere che tutto il mondo ammira e contempla, donna forte e artisticamente matura percorre le strade della vita regalando emozioni ad ogni “natività”, aiutata e spinta dalla forza dell’amore di Dio, continuerà a dipingere donando passione ed entusiasmo..
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